Promuovere e diffondere i valori di equità e inclusione richiede azioni concrete, costanza, determinazione e passione. Ogni giorno ci impegnamo per rendere la nostra azienda e il nostro ambiente di lavoro sempre più inclusivi ed equi in tutti gli aspetti: dalla governance alle opportunità di crescita, all’equità retributiva.
Questo impegno ha portato Amazon a ottenere - per la prima volta in Italia per un' azienda del settore e-commerce - la Certificazione di Parità di Genere prevista dal PNRR, lo scorso dicembre.
In occasione della Giornata Internazionale della Donna, abbiamo raccontato cosa sia per noi equità, un impegno che portiamo avanti 365 giorni all'anno, ricordando che non può esserci vero cambiamento se inclusione, diversità ed empatia riguardano una sola parte della popolazione.
Non solo, il cambiamento passa anche dalla rappresentazione. In un mondo del lavoro in cui ancora troppo spesso mancano modelli femminili di riferimento nelle posizioni manageriali, tecniche e apicali delle aziende, è fondamentale raccontare storie di donne che stanno trovando la loro strada. Per questo abbiamo raccolto le storie di alcune colleghe con competenze e percorsi completamente diversi tra loro.
La prima è Alessia, assistente informatica presso il centro di distribuzione di Novara. Alessia ha 23 anni, lavora per mantenersi all'Università, ama moltissimo l'informatica, anche se studiare e lavorare contemporaneamente può essere impegnativo.
Alessia vive a Momo, un piccolo comune in provincia di Novara. È entrata in Amazon circa un anno fa, dopo aver visto un annuncio online. Il lavoro su due turni, mattina e pomeriggio, le permette di conciliare lavoro e studio, riuscendo così a portare avanti il suo percorso di studi in Ingegneria Informatica del Software.
Pur lavorando in un campo che è ancora molto ad appannaggio maschile, non ha mai vissuto come un problema il fatto di essere spesso l’unica donna. “Lavoro in un gruppo formato da circa 10 persone e al momento sono l’unica donna. Ma anche a casa ero l’unica femmina su 4 figli e alle superiori ero l’unica ragazza su 25 alunni. Però non ho mai percepito questa situazione come un problema, so come farmi rispettare. In passato c'era una divisione più netta tra ciò che veniva ritenuta una mansione da donna o da uomo, ora per fortuna le cose stanno iniziando a cambiare". L’informatica per lei non è solo una passione ma rappresenta una sfida continua, da cui trarre sempre più stimoli per crescere e imparare a trovare nuove soluzioni.
La rappresentanza di genere è un pilastro strategico nella nostra visione aziendale: in Amazon le donne rappresentano il 53% dei dipendenti presso gli uffici corporate di Milano, Torino, Roma e del customer service a Cagliari. La percentuale raggiunge invece il 35% nel settore logistico, dove la media nazionale è pari al 21,8% secondo gli ultimi dati Istat.
Quando chiediamo ad Alessia come sia fatto un mondo più inclusivo, lei ha la risposta pronta. “È importante che tutti vengano ascoltati, non come giovani, donne o e uomini, ma come professionisti nel loro ambito. Per me questa è equità”. E sorride.