Sappiamo che i clienti tengono al packaging impiegato per spedire i loro ordini su Amazon. Vogliono che gli ordini siano consegnati in imballaggi dalle dimensioni giuste e facilmente riciclabili, che garantiscano una consegna dei prodotti in ottime condizioni e riducano al minimo l’impatto ambientale. In Amazon vogliamo che i nostri imballaggi raggiungano entrambi questi obiettivi, e per questo abbiamo team di scienziati e altri esperti costantemente al lavoro per reinventare le modalità di spedizione dei prodotti per il bene dei clienti e del Pianeta.
I materiali usati più comunemente da imprese di ogni tipo per il packaging sono gli stessi da decenni: vanno dalla carta alla plastica, all’alluminio e al vetro. Come la maggior parte degli altri rivenditori, ci avvaliamo di una gamma di packaging alternativi per ottimizzare la spedizione dei prodotti, in modo che i pacchi abbiano una buona resistenza, un peso limitato e dimensioni ottimali. Usiamo anche imballaggi in carta, come le scatole e le buste di cartone, e in plastica, come le buste e sacchetti. Molti rivenditori hanno adottato la plastica per alcune spedizioni perché è leggera, impermeabile e consente di usare una quantità minore di materiale. In generale, gli imballaggi in plastica, poiché leggeri e compatti, generano meno emissioni.
Tuttavia la plastica, in particolare quella monouso, è difficile da riciclare; nel lungo periodo ha dunque più probabilità di generare rifiuti. Malgrado gli imballaggi in plastica usati oggi da Amazon siano riciclabili, in genere costringono i clienti a portare i materiali ai punti di raccolta. Una azienda come la nostra, così attenta all’esperienza dei propri clienti, sa bene che questa non è la soluzione migliore. Questo ci ha posto di fronte a una sfida che stiamo affrontando di petto: come continuare a trovare nuovi modi per ridurre al minimo le emissioni di CO2, aumentare il riciclo e ridurre i rifiuti.
Una delle nostre priorità è l’eliminazione completa del ricorso a imballaggi Amazon aggiuntivi. Negli ultimi anni abbiamo innovato e investito in tecnologie, processi e materiali che hanno contribuito a ridurre del 38% il peso degli imballaggi per singola spedizione, eliminando così, dal 2015 a oggi, oltre 1,5 milioni di tonnellate di materiali da imballaggio, malgrado nel frattempo il numero di spedizioni e il volume d’affari abbiano subito un incremento significativo. Anche durante la pandemia, in un contesto di rapido incremento degli ordini dei clienti, abbiamo continuato a compiere passi significativi per ridurre la plastica monouso nei nostri imballaggi in uscita. Nel 2021 abbiamo ridotto il peso medio degli imballaggi in plastica per spedizione di oltre il 7%, riducendo a un totale di 97.222 tonnellate la plastica monouso impiegata nella nostra rete logistica globale per spedire gli ordini ai clienti[1].
Nonostante i progressi compiuti, non siamo ancora soddisfatti. Abbiamo molto lavoro da fare per continuare a ridurre il packaging – in particolare quello in plastica, che è più difficile da riciclare – e stiamo portando avanti iniziative di vario tipo a tale scopo.
Packaging delle dimensioni giuste
In primo luogo ci stiamo adoperando per usare meno imballaggi possibili, garantendo al tempo stesso una consegna senza danni. Il machine learning ci aiuta a determinare quali prodotti siano adatti a packaging flessibili come le buste e i sacchetti imbottiti, che pesano fino al 75% in meno rispetto ad altri imballaggi di dimensioni simili. Negli ultimi cinque anni questi algoritmi hanno ridotto di oltre il 35% l’uso di scatole di cartone ondulato in Nord America ed Europa. Abbiamo anche introdotto algoritmi pensati appositamente per ridurre gli imballaggi nelle spedizioni con più articoli; da 2018, l’introduzione di questa tecnologia ha portato a una diminuzione del 7% delle dimensioni degli imballaggi per le spedizioni nel Nord America. Stiamo anche investendo per ottimizzare la gamma dei nostri imballaggi in modo da ridurre al minimo la quantità di carta usata in ogni pacco; questo ci ha permesso finora di risparmiare circa 60.000 tonnellate di cartone all’anno.
Queste iniziative sono basate sul nostro programma Frustration-Free Packaging (FFP), studiato per ridurre il packaging e offrire ai clienti imballaggi riciclabili e facili da aprire. Più di 2 milioni di prodotti soddisfano i requisiti necessari per il programma, e oltre l’8% delle nostre spedizioni effettuate nel 2021 non ha richiesto ulteriori imballaggi Amazon. Lavoriamo anche al fianco dei nostri partner di vendita per incentivarli a usare imballaggi studiati e collaudati in modo da poter spedire i prodotti ai clienti nel loro packaging originale, senza necessità di un ulteriore imballaggio Amazon.
Riduzione del packaging in plastica
Vincere le sfide associate agli imballaggi a base di plastica è più complesso. Stiamo adottando diversi approcci simultaneamente per affrontare le difficoltà legate al fine-vita degli imballaggi flessibili in plastica e, per i casi in cui non possiamo eliminare del tutto i materiali da imballaggio, stiamo cercando dei modi per sostituire la plastica con altri materiali esistenti che risultino, allo stato attuale, più facili da riciclare. In Europa, abbiamo sostituito i sacchetti di plastica monouso con sacchetti di carta riciclabile e buste di cartone per gli ordini spediti dai centri di distribuzione, ed eliminato i cuscini d'aria in plastica monouso con carta da imballo riciclabile per proteggere le merci durante la spedizione. Dove il packaging in plastica è ancora in uso, stiamo impiegando meno materiali e stiamo inserendo una percentuale maggiore di materiali riciclati; per esempio la percentuale di materiali riciclati contenuti nei nostri sacchetti di film plastico negli Stati Uniti è salita dal 25% al 50% per le spedizioni in uscita. Ciò ha permesso ad Amazon di ridurre di oltre 30.000 tonnellate la plastica utilizzata nel 2021.
Collaborazione con altri operatori del settore
Il packaging in plastica rappresenta anche una sfida trasversale all’intero settore, e noi stiamo collaborando con altri operatori per provare a risolverla. Nel 2021 per esempio Amazon ha aderito a un’iniziativa del BOTTLE Consortium del Dipartimento dell'energia degli Stati Uniti d'America, che affronta il problema dell’inquinamento legato alla plastica attraverso l’innovazione sul fronte dei materiali e del riciclo. Nell’ambito del consorzio, il team di Amazon composto da scienziati ed esperti di materiali è al lavoro per sviluppare tecnologie e materiali in grado di contribuire al raggiungimento di zero emissioni nette di CO2 per l’intero ciclo di vita delle plastiche, facendo fronte al tempo stesso al problema dei rifiuti in plastica. Per condividere con il BOTTLE Consortium le ricerche scientifiche e gli studi che ci motivano a innovare in relazione alla plastica, stiamo anche supportando il libero accesso fino a giugno 2023 ad alcuni articoli della rivista Nature Review Materials su come migliorare le plastiche per far accelerare l’invenzione di nuovi materiali e la trasformazione di quelli esistenti.
Ci stiamo impegnando a fare ulteriori progressi
Rispetto ai veicoli elettrici, all’idrogeno pulito o alla nuova generazione di impianti fotovoltaici, il packaging può sembrare una cosa piuttosto insignificante. Ma nella ricerca di soluzioni pratiche per ridurre al minimo le emissioni di C02, eliminare i rifiuti e accrescere il riciclo, gli imballaggi sono fondamentali. È una di quelle sfide che noi di Amazon affrontiamo con entusiasmo: i nostri team dedicati stanno usando le loro competenze di problem solving per capire come applicare le soluzioni in Paesi diversi e con livelli diversi di complessità, stanno simulando consegne per scoprire nuovi modi per ridurre il packaging - continuando, al tempo stesso, a proteggere i prodotti -, e stanno esplorando il ricorso a materiali innovativi. Continueremo a fornire aggiornamenti sui nostri progressi mentre continueremo nel nostro percorso di riduzione del packaging e dei rifiuti. Per i nostri clienti e per il Pianeta.
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[1] La plastica monouso usata nel nostro packaging in uscita comprende imballaggi da consegna come i sacchetti in polietilene, le buste di plastica imbottite, il pagliolo, i materiali di preparazione, i sacchetti per uso alimentare e gli imballaggi refrigeranti monouso. Ciò comprende le spedizioni nella rete logistica di Amazon che passano attraverso i Centri di distribuzione posseduti e operati da Amazon in Australia, Brasile, Canada, Egitto, Francia, Germania, India, Italia, Giappone, Messico, Paesi Bassi, Polonia, Singapore, Sudafrica, Spagna, Svezia, Emirati Arabi Uniti, Stati Uniti e Regno Unito. Comprende anche il packaging usato per le spedizioni effettuate da Amazon Fresh e Whole Foods Market.