27 febbraio
Dagli Stati Uniti e dalla Germania beni di prima necessità attraverso Amazon Air
Nel corso del weekend, due aerei cargo di Amazon Air contenenti beni di prima necessità sono arrivati a Istanbul dagli Stati Uniti e dalla Germania per continuare a fornire supporto alle persone colpite dal terremoto in Turchia e in Siria.
Gli aerei hanno distribuito tende, sacchi a pelo, coperte, stufe e altri articoli di prima necessità. I team di Amazon in Europa e negli Stati Uniti hanno confezionato e caricato centinaia di bancali contenenti i rifornimenti, per un totale di oltre 100.000 kg di merce. Il coinvolgimento di team e strutture in entrambe le regioni consente ad Amazon di trasportare le merci in modo più efficiente grazie a un inventario più ampio.
I prodotti donati da Amazon supporteranno le attività di soccorso e di assistenza umanitaria in corso attraverso organizzazioni partner come l'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), assicurando che le merci vengano consegnate alle famiglie che hanno perso le loro case nelle aree colpite. Il lavoro viene svolto in stretto coordinamento con il governo turco e con i partner presenti nel nord-ovest della Siria.
La capacità di risposta dell'OIM nei due Paesi si basa sull'esperienza maturata in materia di assistenza in caso di calamità, con oltre 1.000 persone in Turchia, di cui 600 nelle aree colpite nel sud-est del Paese, e operazioni su larga scala nel nord-ovest della Siria, che partono dalla città turca di Gaziantep. Più di 1 milione di persone sono state assistite in modo immediato e 422 camion carichi di beni di prima necessità sono stati spediti nei due Paesi, con il sostegno dei partner nazionali in Turchia e dei partner esecutivi della Siria nordoccidentale.
Continua il supporto da parte di Amazon. Pochi giorni dopo il devastante terremoto, Amazon ha inviato decine di migliaia di beni di prima necessità nelle aree colpite e, nel giro di quattro giorni, ha istituito un “Disaster Relief Hub”, un centro di soccorso per le calamità, vicino a Istanbul.
Amazon ha inoltre sottoscritto un impegno iniziale di 600.000 dollari a favore di organizzazioni non governative che forniscono assistenza. Per aiutare i clienti a donare facilmente alle organizzazioni che forniscono aiuto sul posto, l'azienda ha inoltre attivato campagne di donazione presso 16 store di Amazon in tutto il mondo.
Secondo le autorità, più di 40.000 persone hanno perso la vita nel terremoto e i sopravvissuti stanno combattendo contro le gelide temperature.
Amazon Web Services fornisce assistenza tecnica a seguito del terremoto in Turchia e Siria
I tecnici si sono anche riuniti in una chat room per contribuire al lancio di un'altra iniziativa di sensibilizzazione supportata da AWS, Afetharita.com, che prende il nome di “mappa delle calamità". L'applicazione utilizza l'intelligenza artificiale per creare una cartina che mostra le richieste di aiuto inviate attraverso i social media.
Amazon Web Services (AWS) sta fornendo crediti cloud e supporto tecnico alle organizzazioni locali che stanno aiutando i volontari nei soccorsi dopo il devastante terremoto in Turchia e Siria.
Nei giorni successivi al terremoto, AWS si è mobilitata per aiutare l'Associazione di Ricerca e Soccorso AKUT a promuovere la sua app Güvendeyim (che in inglese si traduce in "Sono al sicuro") affinché i cittadini della zona potessero comunicare ai propri cari che erano al sicuro. L'applicazione ha ora più di 1 milione di download.
Anche l'azienda informatica turca Başarsoft ha ricevuto crediti di cloud computing attraverso AWS per creare l’Earthquake Assistance Needs Mapping Portal. Il sito si avvale della localizzazione dei post pubblicati sui social media per aiutare a indirizzare gli sforzi di ricerca verso le aree più critiche, come ad esempio zone con edifici crollati. L'applicazione aiuta anche a rintracciare le persone che hanno bisogno di assistenza e consente a chiunque di inviare richieste di aiuto.
10 febbraio
Amazon crea in Turchia il Disaster Relief Hub, un centro per gli aiuti umanitari per accelerare i soccorsi
Vicino a Istanbul, Amazon ha creato il proprio “Disaster Relief Hub” per fornire il più rapidamente possibile beni di soccorso nelle aree colpite dal recente terremoto in Turchia e in Siria.
In collaborazione con un partner logististico locale, Amazon ha finora convertito 2.000 m² di magazzino in una struttura che aiuterà a consegnare beni di soccorso alle organizzazioni che operano in prima linea. Questa struttura, allestita appena quattro giorni dopo il disastroso terremoto, aiuterà Amazon ad accelerare la consegna di beni di prima necessità. L'azienda e i clienti di Amazon hanno donato finora quasi 100.000 articoli e le donazioni continuano ad arrivare.
I team che lavorano presso il Türkiye Disaster Relief Hub si occuperanno di queste donazioni e di altri articoli, tra cui stufe, coperte, indumenti e altri articoli per ripararsi dal freddo, in stretto coordinamento con le autorità locali e le organizzazioni non-profit presenti sul territorio. La struttura si trova vicino a Istanbul per migliorare la gestione e la spedizione dei beni di prima necessità e aiutare rapidamente le persone nelle aree colpite.
I primi quattro carichi di beni di prima necessità donati da Amazon sono partiti dal suo centro di distribuzione di Istanbul martedì 7 febbraio verso le province di Hatay e Malatya. Il primo carico con le donazioni dei clienti è stato inviato giovedì 9 febbraio per la provincia di Kahramanmaraş.
9 febbraio
Amazon aiuta i clienti di diversi Paesi a sostenere le persone colpite dal terremoto
Amazon sta aiutando i clienti a sostenere direttamente le organizzazioni che si occupano di soccorrere i terremotati in Turchia e Siria. I clienti in Italia, Germania, Francia, Spagna, Paesi Bassi, Svezia, Stati Uniti ed Emirati Arabi ora possono donare a organizzazioni come la Croce Rossa e la Mezzaluna Rossa. I clienti di Amazon in Turchia possono visitare la pagina Amazon Turchia per rimanere aggiornati sulle modalità di donazione.
Amazon sta inoltre fornendo supporto tecnologico alle organizzazioni attive per rispondere alla tragedia. Il team Disaster Preparedness and Response di Amazon Web Services sta mettendo a disposizione volontari e soluzioni tecniche a Help.NGO, un partner delle Nazioni Unite che sta prestando assistenza nella regione. Ad oggi, Amazon ha fornito sostegno economico alle organizzazioni non profit presenti sul posto e sta utilizzando la sua infrastruttura logistica per inviare beni di prima necessità nelle aree colpite.
Le autorità ufficiali riportano che il bilancio delle vittime è salito a oltre 20.000, inoltre, in questi giorni la Turchia e la Siria sono colpite da gelide temperature. Amazon ha già inviato coperte, tende, stufe, cibo, pannolini, alimenti per l'infanzia, medicinali e altri beni di prima necessità e il team del programma di risposta alle emergenze “Disaster Relief” continua ad occuparsi di richieste di attrezzature per far fronte al clima invernale, oltre ad abiti, prodotti per l’igiene e altro.
8 febbraio
Amazon dona a favore delle organizzazioni non-profit che stanno prestando soccorso in Turchia e Siria
Amazon prosegue il suo impegno per supportare chi è stato colpito dal terremoto in Turchia e in Siria. L'azienda ha deciso di donare 500.000 dollari a favore della Mezzaluna Rossa, dell'AKUT (Associazione per la ricerca e il salvataggio), della fondazione AHBAP, del World Food Program, di Save the Children e dell'UNICEF. Tutte queste organizzazioni stanno offrendo un fondamentale sostegno nell’area colpita dal terremoto. Questo impegno si aggiunge alle donazioni di prodotti e al supporto logistico che l'azienda sta già fornendo.
I primi due carichi di Amazon contenenti beni di prima necessità sono partiti dal centro di distribuzione di Istanbul verso la provincia di Hatay martedì 7 e mercoledì 8 febbraio.
Amazon è al fianco delle comunità locali colpite e i team di Amazon in Turchia continuano a lavorare a stretto contatto con le autorità locali e le organizzazioni non profit sul posto per fornire assistenza.
7 febbraio
Parte da Istanbul la prima spedizione di prodotti verso le aree colpite dal terremoto
A un giorno dal devastante terremoto in Turchia, il primo carico di donazioni da parte di Amazon è partito dal centro di distribuzione dell'azienda situato a Istanbul.
Le donazioni comprendono articoli come stufe, coperte e altri beni necessari ad aiutare i volontari e le persone colpite a stare al caldo e ad affrontare le gelide temperature invernali. Dallo scorso lunedì continuano le operazioni di soccorso, secondo i dati ufficiali il terremoto ha causato la morte di oltre 7.700 persone.
Anche i clienti di Amazon potranno contribuire alle donazioni attraverso una nuova pagina di raccolta fondi disponibile sul sito di Amazon in Turchia. A sole tre ore dal lancio della sezione, i clienti hanno donato più di 5.000 prodotti.
Ad oggi, è stato accertato che i circa 2.000 dipendenti di Amazon in Turchia sono al sicuro. Siamo in costante contatto con le organizzazioni presenti sul posto e con il governo turco per rispondere al meglio alle necessità e collaborare con i nostri partner per fornire beni essenziali e supporto logistico.
6 febbraio
Poco dopo le 4 del mattino, ora locale, di lunedì 6 febbraio, un terremoto di magnitudo 7.8 ha colpito la Turchia e la regione circostante, provocando gravi danni. Le autorità locali hanno confermato almeno 2.600 morti e si prevede che la cifra aumenti man mano che proseguono le operazioni di ricerca e soccorso.
Per assistere le comunità colpite, Amazon ha attivato il proprio programma di risposta alle emergenze e sta contribuendo a rispondere ai bisogni immediati riportati dalla Mezzaluna Rossa e dalle altre organizzazioni umanitarie coinvolte. Ci stiamo preparando a spedire prodotti di prima necessità dal nostro centro di distribuzione di Istanbul verso le aree colpite. Le donazioni comprenderanno articoli come cibo, coperte, pannolini, alimenti per bambini, medicine, stufe e altri prodotti essenziali, poiché le persone colpite devono affrontare non solo i danni del terremoto, ma anche le gelide temperature invernali.
Ci aspettiamo che i primi carichi partano mercoledì.
“Questa rapida risposta che vede i primi prodotti già in spedizione rappresenta solo l'inizio della nostra attività di supporto”, ha dichiarato Abe Diaz, Responsabile del programma di risposta alle emergenze “Disaster Relief” di Amazon. “Nei prossimi giorni, lavoreremo con le organizzazioni locali e i gruppi di intervento per individuare le principali urgenze sul posto e rispondervi utilizzando al meglio la logistica e la rete di distribuzione di Amazon".
Amazon conta quasi 2.000 dipendenti in Turchia e non ha sedi nelle aree colpite. I nostri leader presenti sul posto hanno trascorso la giornata di lunedì assicurandosi che il personale e le loro famiglie fossero al sicuro. Per fornire gli aiuti necessari, continueremo ad impegnarci per mettere a disposizione le nostre infrastrutture, il nostro magazzino e i nostri team.
Scopri di più sulle attività di Amazon in risposta alle emergenze.