Napoletana d’origine e romana d’adozione, della sua città natale Francesca Di Pietro ha la solarità e l’energia tellurica. Psicologa, ma anche viaggiatrice e autrice, Francesca è riuscita a stabilire in Italia la pratica del travel coaching nell’ambito della psicologia turistica, reinventando la propria carriera. Non solo: grazie al programma Kindle Direct Publishing (KDP) ha pubblicato indipendentemente un manuale di successo, Come viaggiare da soli: Manuale di Travel Coaching, che ha raggiunto il cuore di migliaia di lettori.
Non esisteva letteratura scientifica preesistente in Italia, così l’ho creata io
Il potere dell'indipendenza
L’amore per il viaggio accompagna Francesca sin dall’infanzia: “Ho sempre viaggiato molto, prima con i miei genitori e in seguito con gli amici: per me è sempre stato qualcosa di naturale”, ricorda. La prima partenza in solitaria, nel 2008, la porta alla scoperta della Cappadocia; è una folgorazione. “Ero partita per superare un momento di incertezza sul futuro, e il viaggio mi ha aiutata a chiarirmi le idee. È stata una sensazione di potere mai provata prima: in solitario sei libero da qualunque limite, le scelte sono soltanto tue”.
L’impulso a trasformare la passione in una professione giunge qualche anno più tardi. “Ho lavorato a lungo nelle risorse umane di una grande azienda,” racconta. “Purtroppo nel 2011, in seguito a una serie di circostanze negative, sono arrivata al burn out. Ero terrorizzata all’idea di lasciare un impiego stabile, ma soffrivo di disturbi fisici e psicosomatici ed ero molto infelice. Non potevo continuare così.” Dopo aver ottenuto un’aspettativa dal lavoro, Francesca coglie l’opportunità per cambiare la propria vita.
Travel coaching
"Sono sempre stata convinta che la personalità influenzi il modo di viaggiare e, viceversa, il viaggio possa influenzare la personalità. Ho deciso di inventarmi un lavoro che mi permettesse di aiutare le persone a fare viaggi in solitaria in grado di favorire la crescita interiore.” Inizialmente il progetto si scontra con lo scetticismo delle istituzioni di fronte ad un’idea senza precedenti: “Non esisteva letteratura scientifica preesistente in Italia, così l’ho creata io”, racconta Francesca che, senza perdersi d’animo, dà il via ad una ricerca che coinvolge 740 viaggiatori di 71 nazionalità. I risultati dello studio sono validati e pubblicati dalle università di Padova e Roma.
Mentre svolge la sua ricerca, Francesca si trova sulle Ande e intervista moltissimi viaggiatori: “In tre mesi di interviste, non ho mai incontrato un italiano che viaggiasse solo. Non esistevano nemmeno siti web che offrissero orientamento.” Francesca apre così il proprio sito, Viaggiare da soli, e dà il via ad una nuova attività nell’ambito del travel coaching, una metodologia che trasforma il viaggio in un processo di crescita psicologica, pubblicando articoli e proponendo consulenze e seminari.
Dal sito al manuale
“Sono stati proprio i visitatori del sito a suggerirmi di scrivere un libro”, ricorda. Con la determinazione che la caratterizza, inizia a strutturare un vero e proprio manuale che sintetizzi le informazioni offerte dal sito. Il processo dura due anni: “Scrivere richiede concentrazione, e io ho sempre mille cose per le mani”, ride l’autrice. La stesura è conclusa nell’estate 2015.
“Non ho mai avuto dubbi sul fatto di voler pubblicare con KDP. Avevo contattato alcuni editori tradizionali, ma le proposte economiche erano inadeguate. Con KDP ricevo le provvigioni ogni mese”, spiega. “In più, posso aggiornare i contenuti dell’eBook con facilità, un vantaggio importante per un manuale.” Basandosi sulle prime recensioni dei lettori, Francesca affina e arricchisce il testo; in parallelo realizza delle copie cartacee. Quando il manuale viene incluso in una promozione, il numero dei lettori esplode: “Ho venduto 800 copie in un solo giorno: è stato incredibile”, ricorda l’autrice. “Inoltre, il successo dell’eBook ha portato nuova affluenza al mio sito e ai miei seminari, con un impatto diretto sul mio lavoro.”
Non aver paura delle persone, perché sono molto più gentili di come te le abbiano dipinte. E sorridi, sempre.
Guardando avanti
Viaggi avventurosi, una professione cucita su misura per sé stessa e migliaia di copie vendute: mai sazia di novità, per il futuro la vulcanica viaggiatrice ha in mente un nuovo esperimento: “Mi piacerebbe scrivere un romanzo d’amore, una storia parzialmente autobiografica… ovviamente ambientata in viaggio!”
Con migliaia di kilometri e 62 paesi alle spalle, che cosa consiglierebbe Francesca a chi volesse intraprendere il proprio percorso in solitaria? “Non farti scoraggiare da chi non l’ha mai fatto: la gente scredita sempre ciò che è nuovo, ma se tu riesci a sostenere la tua idea puoi fare tutto. Non aver paura delle persone, perché sono molto più gentili di come te le abbiano dipinte. E sorridi, sempre.”