L’impegno per l'inclusione ha un ruolo cruciale per il raggiungimento della parità di genere: è un invito ad agire per abbattere le barriere, sfidare gli stereotipi e creare ambienti in cui tutte le donne siano apprezzate e rispettate. Inspire Inclusion, il tema scelto per la Giornata Internazionale della Donna 2024, incoraggia tutte e tutti a riconoscere le prospettive, le istanze e i contributi unici di ognuna. Anche quest'anno, Amazon torna con la campagna She Is Amazon, ulteriore occasione per confrontarsi sulla parità di genere nel mondo del lavoro e nella società, un tema che richiede attenzione costante, non solo in questo momento dell'anno.
Consapevole dell’importanza del sapersi mettere in ascolto, in occasione dell'8 marzo Amazon ha commissionato a SWG lo studio “Essere Donna: un percorso ad ostacoli”, con l'obiettivo di individuare barriere e difficoltà incontrate dalle donne durante i loro percorsi di crescita personale e professionale. Amazon è costantemente impegnata nel creare un ambiente inclusivo, sereno e sicuro, in cui ognuno possa liberamente esprimere il proprio talento.
“La motivazione per cui abbiamo deciso di promuovere questa ricerca è stata guidata dalla nostra aspirazione a diventare il miglior datore di lavoro al mondo”, spiega Mariangela Marseglia, Country Manager Amazon per Italia e Spagna. “Per fare questo è fondamentale ascoltare non solo i nostri dipendenti, ma anche il contesto locale in cui ci troviamo ad operare”.
Lo studio
I risultati emersi dallo studio restituiscono uno scenario ancora fortemente sbilanciato: 8 intervistate su 10 hanno dichiarato di percepire freni al proprio sviluppo di carriera, sentendosi in ritardo o disallineate rispetto ai propri obiettivi professionali. In generale, 6 donne su 10 si dicono ‘spettatrici’ della propria vita, con la sensazione di uno scarso margine di intervento su di essa. Anche la gestione della famiglia continua a rappresentare un ostacolo alla crescita professionale femminile: tra le coppie, per il 54% delle donne - contro il 29% degli uomini - un fattore che ha inciso negativamente sulle proprie opportunità di carriera, o ha comportato ritardo nel raggiungere gli obiettivi professionali, è la presenza di figli o altri membri della famiglia che richiedono un’attività di cura. Inoltre, l’impegno nel lavoro a scapito del tempo per la famiglia spesso genera tra le donne senso di colpa (47% delle intervistate).
“Essere donna nel mondo del lavoro non può e non deve diventare in alcun modo uno svantaggio. Il sondaggio SWG, purtroppo, ci consegna un quadro della società italiana ancora troppo squilibrato”, prosegue Mariangela Marseglia, Country Manager Amazon per Italia e Spagna, che continua: “In Amazon crediamo fortemente nel ruolo attivo delle aziende come portatrici di cambiamento e di valori. Un cambiamento che parte sempre dall’ascolto delle persone e dall’analisi delle loro esigenze, dentro e fuori dai nostri uffici e centri logistici. La nostra responsabilità come datori di lavoro è fornire a ciascuno gli strumenti per andare incontro alle diverse necessità, così che tutti abbiano le giuste opportunità. Ogni giorno cerchiamo di mettere in pratica questo paradigma, che è un fondamento della nostra cultura aziendale, per essere promotori di equità”.
Le voci
Individuare modelli riconoscibili e rappresentativi a cui ispirarsi è fondamentale, ed è con questo obiettivo che abbiamo chiesto ad alcune dipendenti Amazon di raccontarci la loro storia e il loro punto di vista sul divario di genere. Il risultato? Un mosaico di competenze, background, opinioni, istanze e umanità estremamente sfaccettato e vario.
"È fondamentale sostenere un dibattito sul tema della parità di genere e organizzare percorsi in cui le donne rappresentino modelli credibili per le altre, soprattutto in settori tradizionalmente meno popolati dalle donne”, spiega Veronica, Account Manager di Amazon Web Services (AWS). “Proprio con quest’idea, con alcuni colleghi abbiamo ideato i “Launch & Learn” di AWS, in collaborazione con l'associazione SheTech: appuntamenti online aperti al pubblico durante la pausa pranzo, in cui è possibile iscriversi e seguire un programma di formazione. Il nostro obiettivo è avvicinare un sempre maggiore numero di ragazze, professioniste e donne di tutte le età alle competenze digitali e del cloud computing”.
“In Amazon Italia al momento le persone che si occupano di Salute e sicurezza dei dipendenti sono più donne che uomini, e credo che questo dia la misura di quanti passi avanti abbiamo fatto", racconta Sofia, Workplace Health and Safety Technician. "Nei depositi di smistamento in cui lavoro, la differenza tra uomini e donne costituisce un arricchimento per tutti, contrariamente a quanto ho potuto sperimentare in altre esperienze passate, specialmente quando ero giovanissima e la mia materia era ancora molto nuova. Inspire inclusion per me significa che ciascuno di noi può fare qualcosa, attraverso gesti grandi e piccoli, tramite l’esempio. Lo vedo anche nella mia attività di volontariato con i migranti: ogni piccola azione può fare la differenza”.
“In Amazon - spiega Martina, Senior Operations Manager del Centro di distribuzione di Novara - ho avuto l'opportunità di crescere e costruire la mia carriera, arrivando a ricoprire ruoli di sempre maggiore responsabilità. Di pari passo è cresciuta anche la consapevolezza nelle mie capacità, una sicurezza che mi ha accompagnato anche e soprattutto dopo la maternità, che in altri contesti rischia di costituire ancora troppo spesso un momento critico per la carriera di una donna. In Amazon ho invece sempre ottenuto il massimo appoggio in termini di flessibilità, e il supporto da tutte e tutti i miei colleghi e referenti. Credo che il mondo della logistica soffra ancora di uno stigma del passato, che lo vede come un settore tradizionalmente ad appannaggio maschile, ma qui oggi abbiamo gli strumenti per dire che non è più così”.