Spesso, in Italia come nel resto del mondo, sentiamo ancora (troppo) spesso parlare di discriminazione di genere. Basti pensare che in Italia su dieci lavoratori le donne sono solo quattro (dati ISTAT occupazione in Italia 2021). Le disuguaglianze di genere però non si fermano solo alle opportunità di carriera: diversi sono, ad esempio, anche i salari medi e i piani di congedo parentale.
In Amazon, ci impegniamo tutti i giorni per far sì che tutti i dipendenti abbiano accesso alle stesse opportunità. Esempio tra tutti è un congedo parentale esteso e all’avanguardia, che consente a tutte le coppie, sposate, conviventi e di fatto, di usufruire fino a 6 settimane di assenza retribuita, per figli naturali e adottivi.
A fine 2021, inoltre, Amazon ha firmato i Women's Empowerment Principles (WEP) delle Nazioni Unite. Sostenuti da più di 5.000 aziende, i WEP sono stati stabiliti dal Global Compact delle Nazioni Unite e da UN Women per offrire alle aziende una guida su modalità per promuovere la parità di genere e favorire l’empowerment femminile sul posto di lavoro e nella comunità globale. L’azienda ha anche contribuito con 1 milione di dollari al Resilience Fund for Women in Global Value Chains. Il Resilience Fund raggruppa investimenti di aziende volti a sostenere iniziative locali, guidate dalle donne, che possano fare fronte ai problemi più difficili che le donne devono affrontare nelle catene globali del valore.
In Italia, Amazon ha lanciato programmi a supporto dell’empowerment femminile, come l’Amazon Women in Innovation, un programma per borse di studio in ambito STEM lanciato dalla nota azienda di e-commerce in favore delle studentesse di 4 Università italiane, o l’AWS GetIT, un programma di formazione per supportare l'introduzione delle discipline STEM nelle scuole con grande attenzione al mondo delle studentesse.
Sono molti i volti femminili che ogni giorno contribuiscono con il loro lavoro a rendere questa azienda un’eccellenza. Ecco alcune testimonianze per ascoltare direttamente dalle loro voci come si lavora in Amazon e riflettere su come, ogni giorno, possiamo contribuire a raggiungere una piena parità di genere.
Trasmettere innovazione alle generazioni future
Chiara Rubagotti, 36 anni è Language Engineer presso la divisone Alexa di Amazon. L’interesse scientifico del linguaggio verbale umano e delle sue strutture la porta quasi per caso ad incontrare il settore della linguistica computazionale e di produzione del linguaggio naturale. Nel 2019 entra in Amazon quando nasce il Centro di Ricerca e Sviluppo di Alexa a Torino. In Amazon si occupa dell’assistenza vocale di Alexa, in particolare dello sviluppo NLU (Natural Language Understanding) cioè la tecnologia che si concentra sull'elaborazione del linguaggio naturale nell'intelligenza artificiale per tradurre le parole naturali in un formato comprensibile ad un computer, al fine di far raggiungere ad una macchina una comprensione intuitiva del linguaggio.
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“In Amazon ho potuto accrescere ancora di più le mie conoscenze soprattutto da un punto di vista tecnico-scientifico”, spiega Chiara, “Lavorare su Alexa mi ha permesso di andare oltre le competenze linguistiche. Ogni giorno mi posso confrontare su competenze di prodotto, di customer experience, ma anche di intelligenza artificiale e machine learning. Il mio ruolo mi spinge ad imparare sempre cose nuove, operando in un settore in costante evoluzione e questa sensazione è davvero unica”. Da anni Amazon, e più specificamente Amazon Web Services (AWS) si impegna in un programma di formazione a sostegno dell’introduzione delle discipline STEM nelle scuole con grande attenzione al mondo delle studentesse, chiamato AWS GetIT. Chiara è tra gli AWS Ambassador coinvolti ed è impegnata a condurre lezioni nelle classi di seconda media con l’obiettivo propedeutico di avvicinare le materie scientifiche ai giovani studenti, rivolgendosi in particolare alle piccole future professioniste.
Innovazione al femminile
L’innovazione permea tutte le attività di Amazon. Lo sa bene Simona Sisca, Country Senior Operations Manager per i centri di distribuzione Amazon Fresh in Italia, il servizio che garantisce le consegne ai clienti entro due ore dal click dell’ordine. Simona entra nel settore della logistica 25 anni fa, quando ancora in quest’ambito le donne erano davvero pochissime, spinta dall’interesse per quei processi che lei stessa reputa il cuore pulsante di ogni azienda. Lo spirito di innovazione, la propensione al cambiamento e le responsabilità complesse che ha dovuto e che continua a gestire rappresentano sfide che ama affrontare con grandissima passione e dedizione. “Ho imparato che niente è impossibile ma solo più difficile da realizzare. Quindi, se c’è qualcosa che richiede più sforzo io mi butto e sono certa che tutto l’impegno verrà ripagato da grandi soddisfazioni. Essere donna in un ambiente ad alta percentuale maschile mi ha sempre motivata a dare sempre di più e ad abbattere tutti gli stereotipi”, spiega Simona.
Simona, dalla spiccata intraprendenza e propositività, ha studiato, ideato e sviluppato nuovi modelli e procedure per la gestione ottimizzata dei magazzini e delle spedizioni. Tali proposte sono state accolte con grande positività dall’azienda e sono diventate degli standard per tutti i siti Europei e per il Nord America.
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Una storia di crescita
Laura Bonini vive e lavora a Verona dove è la direttrice di Sidetra SRL, azienda di trasporti e logistica con una storia di oltre 25 anni di attività, il cui core business iniziale era il settore dell’editoria per il quale distribuiva giornali locali e magazine internazionali nel triveneto.
Grazie ad uno sguardo sempre rivolto al futuro, all’innata curiosità e ad una spiccata visione imprenditoriale, Laura decide di aprirsi ad altri settori e individua in Amazon quel fattore capace di dare alla sua azienda un volto completamente nuovo. Ma come fare ad entrare in contatto con l’azienda? L’aiuto arriva da suo figlio che con grande intraprendenza propone la candidatura dell’impresa di famiglia come partner di consegna.
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