Il coming out rappresenta un passaggio molto importante, che ancora troppo spesso richiede grande coraggio. Una dichiarazione d’amore, prima di tutto verso sé stessi, che racchiude una doppia valenza - intima quando si elabora la decisione, pubblica quando si è pronti a raccontarsi, perché nominarsi equivale ad esserci. Con l’obiettivo di promuovere sempre più la diffusione di una cultura inclusiva, Amazon ha raccolto le testimonianze di dipendenti in tutto il Paese, che, con coraggio e altruismo, hanno voluto condividere la propria esperienza. L’insieme di queste voci è stato raccolto in un video, che vede la luce proprio nella giornata del “Coming Out Day”.
L’annuncio: introduzione in Italia di un insieme di strumenti a supporto dei dipendenti trans+
In occasione di questa ricorrenza, inoltre, l’azienda annuncia un ulteriore passo avanti a supporto della comunità LGBTQIA+: l’introduzione in Italia di un transgender toolkit, un insieme di linee guida e strumenti a supporto di tutte e tutti i dipendenti che stanno intraprendendo un percorso di transizione di genere.
“Amazon è da sempre impegnata a garantire un ambiente di lavoro inclusivo per le colleghe e i colleghi che appartengono alla comunità LGBTQIA+, in ogni ruolo e in tutte le sedi. Per supportare le esigenze della comunità, l'azienda offre ai dipendenti risorse dedicate, come la possibilità di iscrivere il partner dello stesso sesso al medesimo programma di assicurazione sanitaria. Tra i nuovi strumenti che vogliamo mettere in campo, c’è il permesso retribuito dall’azienda per i giorni di assenza dal lavoro legati al processo di transizione”, spiega Mariangela Marseglia, Country Manager Amazon per Italia e Spagna, che conclude “questo ulteriore passo in avanti è frutto del costante ascolto dei nostri dipendenti e del prezioso dialogo con Glamazon”.
L’obiettivo è offrire strumenti concreti per sostenere e agevolare le persone trans+, anche attraverso le corrette indicazioni da fornire a colleghi e manager: essere a conoscenza del giusto linguaggio da utilizzare, delle possibilità messe a disposizione dall’azienda, delle tutele per garantire la piena privacy del singolo, di quelle relative al cambio di nome, contribuisce ad alimentare un ambiente di lavoro inclusivo, in cui si possano esprimere al meglio i propri talenti con serenità.
L’incontro: Storie di Coming Out - Siamo Tutt* Famiglia
L’azienda ha anche voluto proporre una riflessione su tutti i tipi di coming out fatti ogni giorno, con grande coraggio, dalle persone della comunità LGBTQIA+ e dalle loro famiglie. Nel contesto dell’incontro “Storie di Coming Out - Siamo Tutt* Famiglia”, hanno portato la propria testimonianza Anna Maria Fisichella, Vice Presidente di Agedo Milano, l’Associazione di genitori, parenti e amici di persone lesbiche, gay, bisessuali, trans+, Francesco Maddaloni e Guido Radaelli, scrittori e attivisti che hanno raccontato il loro desiderio di famiglia attraverso il libro di fiabe “Famiglie Favolose”. Insieme a loro, all’interno del panel moderato da Federica Ferretto, Head of EMEA Amazon AWS Sales Strategy and Operations, anche Isabella Rossi, Sr. Sales Account Manager Amazon e Keivan Fahim, Program Manager Amazon Made in Italy e parte del committee di Glamazon.
“Il mio processo di coming out è stato tutt’altro che lineare, per quanto piuttosto comune soprattutto per la situazione di qualche anno fa”, ha raccontato Francesco Maddaloni, giornalista e co-autore di Famiglie Favolose. “Mia madre trovò la lettera di un mio fidanzatino dell’epoca e di fatto questo mi costrinse a rivelarmi. Una cosa preziosa che porto con me è la reazione di mio padre, che ancora oggi mi emoziona: lo vidi piangere, e mi disse che stava piangendo non per ciò che ero, ma perché mi ero trovato ad affrontare da solo il mio percorso di consapevolezza. Credo poi di aver fatto anche un secondo coming out con i miei genitori quando con Guido abbiamo rivelato loro il nostro desiderio di paternità. La nostra sembrava quasi una confessione, come se diventare genitori fosse qualcosa che non ci potevamo permettere, come se stessimo chiedendo un permesso”, ha aggiunto.
“La mia esperienza è stata senz’altro più semplice rispetto a quella di Francesco – ha spiegato Guido Radaelli, co-autore di Famiglie Favolose. “Ma, pur avendo avuto la fortuna di crescere in un ambiente che potremmo definire “spigliato”, quando ero adolescente, a fine anni 90, non c’era la rappresentazione che c’è oggi dell’omosessualità. E questo è centrale, perché è attraverso la rappresentazione che un individuo immagina ciò che potrebbe diventare. Questo aspetto ha sicuramente complicato le cose”.
“Nella nostra mente sappiamo cos'è il coming out, ma non pensiamo mai al fatto che una persona della comunità LGBTQIA+ possa essere costretta a farne moltissimi ogni giorno. Tuttavia, questa è la realtà quotidiana di molti di noi: dalla semplice prenotazione di una stanza d’albergo, ai documenti di identità dei nostri figli, io e mia moglie dobbiamo continuamente affermare la nostra relazione. Quando sono arrivata in Amazon ho subito fatto coming out con i colleghi: non volevo ci fosse alcuna confusione su chi fossi e chi amassi. Non conoscevo bene questa realtà aziendale, non era scontato che fosse realmente un ambiente inclusivo. Invece da lì è stato tutto semplice e immediato, mi sono sempre sentita supportata, anche e soprattutto dopo la nascita di nostro figlio. Sapere che il mio posto di lavoro funziona così, sapere che qui dentro non devo giustificarmi o stare sulla difensiva, che posso essere me stessa e semplicemente fare il mio lavoro, mette una grandissima serenità”, ha detto Isabella Rossi, Sr. Sales Account Manager Amazon.
“La nostra associazione - ha concluso Anna Maria Fisichella, Vice Presidente di Agedo Milano - è formata principalmente da genitori che affiancano altri genitori nell'affrontare al meglio il percorso di transizione dei figli e delle figlie. Facciamo formazione alle persone, perché solo educando le persone è possibile vivere in una società equa. Quello di transizione è un percorso di consapevolezza: si tratta di un cammino complesso, che rappresenta l'unico modo per le persone trans di essere completamente felici. Il nostro compito è fornire loro questa possibilità e soprattutto noi genitori dobbiamo farci carico della comprensione di questa necessità”.
Con l’intento di rafforzare ulteriormente il suo impegno accanto a chi ogni giorno lavora a sostegno della comunità LGBTQIA+ italiana, Amazon ha annunciato una donazione in favore di Agedo Milano. Il contributo permetterà all’Associazione di attivare percorsi di sensibilizzazione sulle tematiche relative agli orientamenti sessuali ed identità di genere, finalizzati a contrastare le barriere di disuguaglianza e l’invisibilizzazione delle persone LGBTQIA+.