Siamo orgogliosi di confermare il nostro impegno a supporto del sistema Italia. Amazon ha investito nel paese oltre 16,9 miliardi di euro dal 2010. Il nostro contributo riflette la fiducia che nutriamo nella capacità di resilienza e dimostra la volontà di contribuire attivamente alla sua crescita. È parte del nostro impegno quotidiano e per il futuro, la promozione di un ecosistema florido che valorizzi i talenti, le aziende locali e le comunità in cui operiamo. In linea con le sfide principali del nostro Governo, continueremo ad offrire le nostre competenze per promuovere l’innovazione tecnologica, il miglioramento delle infrastrutture e delle conoscenze digitali di imprese e dei cittadini in Italia.
Investimenti a lungo termine per l'economia e i cittadini italiani
A conferma del nostro costante impegno nei confronti del Paese, i nostri investimenti nelle attività italiane sono in continua crescita e, dal 2010, hanno raggiunto un totale di 16,9 miliardi di euro. Questo include sia le spese in conto capitale (come le infrastrutture che costruiamo, i nostri centri logistici, gli uffici corporate e l'infrastruttura cloud), sia le spese operative (come gli stipendi che paghiamo ai nostri dipendenti in Italia). Solo nel 2022 abbiamo investito oltre 4,3 miliardi di euro. Un impegno crescente che – come certifica uno studio* di The European House – Ambrosetti - vede Amazon terza tra tutte le grandi imprese straniere che hanno investito di più in termini di spesa in conto capitale in Italia nel triennio 2020-2022.
Attualmente abbiamo 60 strutture in tutta Italia che includono sedi logistiche, uffici corporate, data center e il servizio clienti. L'impatto economico di Amazon non va solo a beneficio delle grandi aree urbane, ma anche delle città più piccole in diverse regioni, con limitate opportunità di lavoro.
Secondo una ricerca di Nomisma, sull'impatto economico nelle aree in cui Amazon opera, i nostri investimenti sono un motore di crescita per i territori, in quanto stimolano il successo delle realtà industriali già presenti e attraggono investimenti e innovazione da parte di nuove aziende. Ad esempio, dallo studio emerge che, a 5 anni dall'apertura del Centro di distribuzione di Amazon a Passo Corese (Rieti), il tasso di disoccupazione nella provincia è sceso del 5% e le aziende situate nelle vicinanze hanno aumentato il fatturato (+16%), i profitti (+26%) e creato posti di lavoro (+16%) in proporzione maggiore rispetto a quelle che si trovano più lontane. Dati interessanti, che sottolineano come la presenza di Amazon possa creare un impatto positivo per l'intero tessuto produttivo delle aree di insediamento.
L’impatto economico nel Paese non si limita ai benefici garantiti da investimenti, occupazione ed indotto. Amazon ha un ruolo determinante al fianco dei cittadini italiani nella lotta al carovita. In un momento particolarmente complesso per i cittadini italiani, alle prese con il crescente costo della vita, una ricerca condotta da The European House - Ambrosetti, ha confermato che l'e-c ommerce ha un impatto positivo sul loro potere d'acquisto, evidenziandone il valore socio-economico nel nostro Paese. Dallo studio, infatti, emerge che la maggioranza degli italiani - oltre 6 su 10 - ritiene che l'e-commerce abbia contribuito, nel corso del 2022, a mitigare l'inflazione, consentendo di aumentare o mantenere inalterato il proprio potere d'acquisto. Questa percezione è confermata dal modello econometrico, sviluppato da The European House - Ambrosetti con il contributo dell'Istat, che ha dimostrato che se non ci fosse stato in Italia l'effetto della crescita dell'e-commerce, l'inflazione sarebbe stata in media del 5% più alta negli ultimi 6 anni. Questo ha permesso alle famiglie italiane di avere a disposizione circa 1 miliardo di euro di ricchezza tra il 2020 e il 2022. I risultati di questa ricerca premiano anche l’impegno di Amazon, che si colloca - nell'ambito di questo studio - al primo posto tra i grandi brand sia fisici sia online con maggiori benefici percepiti dagli italiani sul contributo al potere d'acquisto, sulla convenienza, sulla diversità e sull'ampiezza dell'offerta.
Posti di lavoro di qualità e inclusivi
La forza lavoro di Amazon in Italia è cresciuta fino a raggiungere i 18.000 dipendenti, di cui 4.000 solo nel 2022. Secondo lo studio di The European House - Ambrosetti*, Amazon mantiene la prima posizione tra le aziende private che hanno creato più posti di lavoro in Italia nel periodo 2013-2022, confermandosi come uno dei principali creatori di posti di lavoro del Paese. Si posiziona inoltre al terzo posto in termini di occupazione totale tra le aziende straniere che operano in Italia e al 20° posto tra tutte le aziende italiane (dal 27° posto occupato l’anno precedente).
Lo scorso anno Amazon ha inaugurato il centro di distribuzione di San Salvo, in provincia di Chieti. A un anno dalla sua apertura, sono stati creati ben 800 posti di lavoro a tempo indeterminato dei 1.000 previsti in tre anni. Di recente è stata posata la prima pietra del nuovo centro di distribuzione Amazon a Jesi, nel Centro Italia. Si tratterà dell'undicesimo centro di distribuzione aperto da Amazon nel Paese, il quinto nel Centro-Sud e il primo nella regione Marche. Si prevede che il centro creerà 1.000 posti di lavoro a tempo indeterminato entro tre anni dall'apertura, che si aggiungeranno ai circa 7.000 già creati nel Centro-Sud Italia e ai 18.000 in tutto il Paese.
Amazon offre ai propri dipendenti opportunità di carriera stabili e ben remunerate, con uno stipendio di ingresso tra i più alti del settore e numerosi benefit che includono sconti sugli acquisti su Amazon.it e un'assicurazione sanitaria integrativa. A partire dal 1° ottobre Amazon ha aumentato a 1.764 euro la retribuzione lorda iniziale dei dipendenti della rete logistica in Italia. Ciò rappresenta un aumento del 21% rispetto alle retribuzioni corrisposte nel 2019 e dell’8% rispetto agli stipendi medi determinati dal 5° livello del CCNL nazionale dei trasporti e della logistica. Amazon rivede ogni anno gli stipendi dei dipendenti della rete logistica affinché possa garantire una retribuzione competitiva ai propri dipendenti. Offriamo ai nostri dipendenti ulteriori opportunità, come l'innovativo programma Career Choice che copre fino al 95% del costo delle tasse scolastiche e dei libri di testo per coloro che desiderano specializzarsi in un settore specifico frequentando corsi professionali, per un importo fino a 8.000 euro in quattro anni.
Nel 2022, Amazon ha pagato in media 49,6 milioni di euro al mese in retribuzioni ai dipendenti italiani. Un aumento sostanziale rispetto ai 35,8 milioni di euro al mese del 2021, dovuto principalmente all'aumento del numero dei nostri dipendenti impegnati a supportare i clienti. Amazon offre lavoro a persone di qualsiasi origine e età. In Italia si contano più di 100 nazionalità diverse, con un'età media di 34 anni. Offriamo opportunità di lavoro anche a persone più mature: ben l'8% dei dipendenti ha più di 50 anni e il dipendente più anziano ne ha 64.
Ci impegnamo inoltre ad offrire luoghi di lavoro tra i più moderni al mondo, con processi e sistemi all’avanguardia del settore per garantire il benessere e la sicurezza di tutti i dipendenti. Da sempre Amazon investe in tecnologia e innovazione, prendiamo ad esempio al team europeo di Advanced Technology, costituito nel 2019. Dalla sua creazione, sono state introdotte più di 550 nuove tecnologie e sono stati investiti più di 400 milioni di euro in innovazione all’interno dei centri di distribuzione Amazon in Europa. Queste soluzioni e questi investimenti supportano i dipendenti nelle loro mansioni e aiutano Amazon a consegnare ai clienti. L'investimento in tecnologia ha permesso ai nostri dipendenti di sviluppare nuove competenze o di ricoprire nuovi ruoli.
Mentre innoviamo per migliorare la vita dei nostri clienti, abbiamo creato circa 400 differenti posizioni lavorative nei nostri team in tutta Italia. Sia che si tratti delle sedi corporate, dei centri di sviluppo, dei depositi di smistamento o dei centri di distribuzione, in Amazon abbiamo creato diversi ruoli per qualsiasi tipo di esperienza. Se da un lato Amazon offre posti di lavoro comuni alla maggior parte delle aziende nel campo delle risorse umane, della comunicazione, dell’amministrazione e della finanza, dall'altro il suo modello di business unico ha creato negli anni posizioni del tutto inedite all'interno della sua rete, come Podcast Manager; Senior Vendor Manager, EU Sports; Automation Engineer; Senior Robotics R&D Manager - Advanced Technologies, Computer Vision Applied Scientist; Music Executive; Live Sports Sales Specialist; Senior Influencer & Creator Manager; Data Scientist; Alexa Senior Business Intelligence Analyst; Machine Learning Engineer.
I principi di leadership di Amazon includono diventare "il miglior datore di lavoro al mondo". È un'ambizione che prendiamo molto sul serio e che spiega nel dettaglio come ci impegniamo a supportare le persone che lavorano con noi. Nel 2021 e nel 2022 abbiamo ricevuto in Italia la certificazione Top Employer come riconoscimento del nostro ambiente di lavoro attento alla diversità e all’inclusione, delle nostre opportunità di sviluppo professionale e dei programmi di formazione che offriamo ai dipendenti. In aggiunta, Amazon Italia è stata la prima azienda di e-c ommerce ad aver ottenuto la certificazione di parità di genere da parte di Bureau Veritas Italia, ente certificato da Accredia. La certificazione attesta che l'azienda è conforme ai requisiti definiti per garantire un sistema realmente inclusivo che rispetti la diversità di genere sul posto di lavoro, sulla base di dati e obiettivi misurabili. Infine, ma non meno importante, nel 2022 abbiamo lanciato un nuovo programma per l'inserimento di lavoratori sordi all'interno delle nostre sedi operative. Grazie alla collaborazione con l’Ente Nazionale Sordi e con gli uffici di collocamento locali, ad oggi 110 persone affette da sordità lavorano in tutti i siti logistici in Italia.
Essere inclusivi significa andare incontro alle esigenze personali. Nei nostri siti della logistica abbiamo introdotto alcuni nuovi strumenti che consentono di scambiare un giorno lavorativo con un giorno di riposo e viceversa, oppure di scambiare il turno di una intera settimana con quello di un altro o un’altra collega. Stiamo inoltre potenziando il cosiddetto “Turno Famiglia”, una soluzione pensata appositamente per rispondere alle esigenze dei genitori e stiamo lavorando per estenderlo ad un numero maggiore di persone. Motivo d’orgoglio inoltre è il nostro congedo parentale esteso. In Italia, tutte le coppie sposate, conviventi e di fatto possono usufruire della nostra policy di parental leave, che prevede fino a 6 settimane di assenza retribuita, per figli naturali e adottivi.
Secondo un recente studio di Keystone Strategy, grazie agli effetti indiretti dei nostri investimenti nel 2022 sono stati creati più di 40.000 nuovi posti di lavoro in Italia, ad esempio nel settore delle costruzioni, della logistica e dei servizi. Il totale dei posti di lavoro indiretti raggiunge la cifra record di 100.000 includendo i 60.000 posti di lavoro creati dalle piccole e medie imprese italiane che utilizzano i servizi di Amazon per far crescere il proprio business ed esportare i prodotti italiani nel mondo.
Il supporto per la crescita delle aziende italiane
Oltre a investire nelle nostre comunità e nella creazione di nuovi posti di lavoro, investiamo anche in strumenti di supporto per un gran numero di piccole e medie imprese in tutto il Paese che utilizzano la nostra tecnologia e i nostri servizi per digitalizzare e internazionalizzare il proprio business, e proteggere i propri marchi. Attualmente, quasi il 60% degli articoli venduti su Amazon proviene da partner di vendita terzi e il loro successo è il nostro successo. Nel 2022, più di 21.000 PMI hanno scelto di utilizzare il nostro negozio per vendere online. Più della metà di queste ha esportato i propri prodotti, registrando oltre 950 milioni di euro di vendite all'estero, il 20% in più rispetto all'anno precedente. Entro il 2025, l'obiettivo è aiutare i partner di vendita a raggiungere 1,2 miliardi di euro di vendite all'estero.
Amazon mette a disposizione delle PMI italiane le competenze e gli strumenti necessari per sostenere lo sviluppo del loro business. Tra questi c'è Accelera con Amazon, il programma di formazione gratuito rivolto a startup e PMI che muovono i primi passi nel digitale – indipendentemente dalla volontà di vendere su Amazon o meno - e realizzato in collaborazione con diversi enti pubblici e privati, tra cui Agenzia ICE, Netcomm, MIP Politecnico di Milano, Regione Abruzzo, Marche, Liguria, Umbria e Regione Siciliana. Dal suo lancio nel novembre 2020 ad oggi, oltre 35.000 imprese e startup italiane hanno seguito il percorso formativo.
Ancora prima, nel 2015, Amazon ha reso disponibile alle PMI italiane una vetrina dedicata ai prodotti originali del Made in Italy, un marchio sinonimo in tutto il mondo di ricercatezza dei materiali, attenzione ai dettagli e creatività. Oggi la vetrina è disponibile nei negozi online Amazon di 11 Paesi: oltre all'Italia, Francia, Spagna, Germania, Regno Unito, Stati Uniti, Giappone, Emirati Arabi Uniti, Svezia, Polonia e Paesi Bassi, con oltre 1 milione di prodotti disponibili, frutto del lavoro di eccellenza di oltre 5.500 aziende italiane.
Questi dati e progettualità hanno un comune denominatore: la stretta collaborazione ed il costante dialogo tra pubblico e privato, utili per sviluppare opportunità concrete a beneficio del tessuto economico italiano.
Per sostenere la trasformazione dell'economia italiana, Amazon Web Services (AWS) ha aperto nel 2020 in Lombardia la Regione AWS Europe (Milano), consentendo alle PMI italiane, alle start-up, alle grandi imprese o agli enti governativi di gestire le proprie attività, archiviare i dati in Italia e servire gli utenti finali con una latenza ancora più bassa. AWS investirà 2 miliardi di euro entro il 2029 con la Regione AWS Europe (Milano), che a sua volta contribuirà al PIL italiano per 3,7 miliardi di euro entro il 2029.
Un recente studio di Gallup e AWS dimostra che le competenze digitali forniscono un immenso valore economico alle aziende e ai lavoratori italiani, aumentando il prodotto interno lordo (PIL), favorendo la crescita dei ricavi e l’innovazione e incrementando i salari, la sicurezza del lavoro e la soddisfazione professionale. Guardando all’Italia, lo studio riporta che le competenze digitali avanzate aumentano il PIL italiano di circa 45 miliardi di euro all’anno. Inoltre, il 46% delle organizzazioni italiane che impiegano lavoratori con competenze digitali avanzate registrano una crescita annua costante del fatturato (oltre il 10%) nell'ultimo anno, rispetto al 34% delle organizzazioni che impiegano solo lavoratori con competenze digitali di base o intermedie.
Il percorso verso zero emissioni nette di CO2 entro il 2040
Stiamo costruendo un'azienda più sostenibile per i nostri clienti, per le nostre comunità e, soprattutto, per il pianeta. In qualità di cofondatori e primi firmatari del Climate Pledge, ci impegniamo a raggiungere l'obiettivo di zero emissioni nette di CO2 in tutte le nostre attività entro il 2040, dieci anni in anticipo rispetto a quanto stabilito dall'Accordo di Parigi. Per raggiungere questo obiettivo, stiamo rendendo la sostenibilità una priorità in tutte le nostre attività, utilizzando energia da fonti rinnovabili, decarbonizzando le flotte di veicoli dei nostri partner di consegna, riducendo i rifiuti e gli imballaggi in eccesso e investendo in soluzioni basate sulla natura.
Per raggiungere il 100% di energia rinnovabile in tutte le nostre attività a livello globale, stiamo investendo nell'eolico e nel solare, e abbiamo già raggiunto il 90% nel 2022 grazie al nostro portafoglio in rapida crescita di oltre 400 progetti di energia rinnovabile in tutto il mondo, di cui 22 in Italia, che comprendono sia progetti fotovoltaici sui tetti dei nostri edifici sia progetti off-site, per un totale di 115 MW di capacità produttiva. Proprio quest'anno abbiamo inaugurato in Sicilia il più grande parco agrivoltaico costruito in Italia, un progetto innovativo che combina energia pulita e agricoltura per contribuire ad alimentare le attività di Amazon nel Paese.
Nel 2022 ci siamo impegnati a investire più di 1 miliardo di euro nei prossimi cinque anni per decarbonizzare la rete dei trasporti dei nostri partner di consegna in Europa e abbiamo lanciato hub di micromobilità per consegne dell'ultimo miglio più sostenibili in più di 20 città europee, tra cui 4 italiane - Milano, Napoli, Genova, Bologna. Inoltre, puntiamo a mettere su strada 100.000 veicoli elettrici per le consegne Rivian entro il 2030: ne abbiamo già più di 5.000 operativi negli Stati Uniti, ai quali si sono aggiunti recentemente anche i primi veicoli in Europa. Nel 2022, abbiamo consegnato 145 milioni di pacchi ai nostri clienti negli Stati Uniti e in Europa utilizzando veicoli elettrici, 8 milioni in Italia. Con l'aiuto del machine learning, esploriamo costantemente nuovi modi per rendere i nostri imballaggi più sostenibili, riducendo al minimo gli scarti, utilizzando materiali riciclabili e, quando possibile, eliminando del tutto gli imballaggi aggiuntivi di Amazon. Dal 2015 abbiamo ridotto in media il peso degli imballaggi per spedizione del 41%, evitando più di 2 milioni di tonnellate di materiali di scarto. Inoltre, abbiamo eliminato le buste di plastica monouso e i cuscini d'aria in plastica per tutti gli articoli spediti dalla nostra rete di distribuzione in Europa e in Italia.
Come dimostra il nostro Report di sostenibilità 2022, queste azioni ci stanno aiutando a svincolare con successo la crescita della nostra attività dalla crescita delle emissioni. Infatti, i nostri progressi in materia di decarbonizzazione si riflettono sul valore della nostra carbon intensity, che è diminuito del 7% nel 2022, mentre la nostra carbon footprint totale è diminuita dello 0,4% nel 2022.
Inoltre, grazie al nostro Right Now Climate Fund, stiamo investendo in soluzioni basate sulla natura, che svolgono un ruolo complementare alla decarbonizzazione delle nostre attività. In Italia, nell'ambito del nostro impegno più ampio di 2 milioni di euro a sostegno del programma di riforestazione "Parco Italia", nel 2022 abbiamo piantato più di 6.000 alberi nell'area metropolitana di Milano nell'ambito del progetto ForestaMi, contribuendo all'obiettivo a lungo termine di Parco Italia di piantare 22 milioni di alberi nel Paese.
Il sostegno alle comunità locali in Italia
In Amazon siamo profondamente impegnati a sostenere le comunità in cui i nostri dipendenti vivono e lavorano. Il nostro obiettivo è quello di operare come cittadini responsabili, oltre a investire nella sicurezza dei nostri dipendenti e a supportare i nostri clienti, e per questo abbiamo collaborato con oltre 100 organizzazioni non-profit e università italiane. Proseguiamo il nostro impegno a favore delle scuole con il programma "Un click per la scuola", che dal suo lancio, nel 2019, ci ha permesso di aiutare oltre 29.000 scuole primarie e secondarie italiane con 10,4 milioni di euro in crediti virtuali. Continuiamo inoltre ad aiutare le giovani studentesse di discipline STEM (in italiano: Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) ad avere successo nell'economia digitale ed essere d’esempio per le tante altre ragazze che vogliono intraprendere questi percorsi di studi. Grazie al programma “Amazon Women in Innovation”, ad oggi, abbiamo premiato tredici giovani meritevoli attraverso l’erogazione di 13 borse di studio, ciascuna del valore di €6.000.
Il contributo fiscale complessivo in Italia
Nel portare avanti il nostro impegno in Italia, contribuiamo a finanziare i servizi e le infrastrutture pubbliche in tutto il Paese. Lo facciamo attraverso le imposte che vengono raccolte dallo Stato come conseguenza delle nostre attività in Italia. Tali imposte si dividono in due categorie:
● imposte sostenute direttamente: le imposte direttamente maturate e pagate da Amazon, tra cui l’imposta sulle società (Ires e IRAP), le imposte pagate per l'acquisizione di terreni o costruzioni (imposta sulla proprietà, imposta di registro), le imposte sui salari e le tasse per la previdenza sociale pagate dai datori di lavoro, i dazi di importazione e la DST (Digital Service Tax);
● imposte indirette riscosse e versate: le imposte raccolte e versate per conto dei nostri clienti, dipendenti e altre terze parti come conseguenza delle nostre attività commerciali in Italia. Queste imposte includono l'IVA e i contributi a carico dei nostri dipendenti.
È importante includere entrambe queste categorie di imposte, perché se ci si concentra su un solo aspetto della tassazione, come l'imposta sulle società, non si offre una panoramica completa: secondo una recente ricerca condotta dall'OCSE, l'imposta sulle società rappresenta solo il 5% circa del gettito fiscale totale dei contribuenti italiani.
Amazon è un’azienda in crescita che registra un alto volume di vendite ma, come accade per le aziende di vendita al dettaglio, gli utili operativi rimangono relativamente bassi a causa della concorrenza sui prezzi in un settore a bassa marginalità, degli intensi programmi di investimento di capitale e dei crescenti costi operativi (inclusi quelli derivanti da una forza lavoro in crescita e dall'inflazione).
● Nel 2022, i ricavi totali delle attività di Amazon in Italia sono stati di oltre 9,4 miliardi di euro (+8% rispetto ai 8,7 miliardi di euro del 2021).
● Gli investimenti di Amazon sono stati pari a 4,3 miliardi di euro (+8% rispetto ai 4,0 miliardi di euro del 2021). Gli investimenti totali includono 581 milioni di euro come spese in conto capitale (ovvero infrastrutture: centri di distribuzione, uffici e datacenter).
● Il contributo fiscale complessivo di Amazon - combinando le imposte dirette e indirette - è stato di oltre 1 miliardo e 147 milioni di euro (+53% rispetto ai 751 milioni di euro del 2021). Questo dato si suddivide in due parti:
● il totale delle imposte sostenute direttamente è stato di oltre 321 milioni di euro (+24% rispetto ai 258 milioni di euro del 2021). Le tasse versate come datore di lavoro ne costituiscono una parte importante. Tra le altre imposte dirette figurano l'imposta sul reddito delle società, le tasse pagate per l'acquisizione o la costruzione di terreni, la DST (Digital Service Tax) e i dazi sulle importazioni.
● Amazon ha raccolto e versato ulteriori 826 milioni di euro di imposte indirette (+68% rispetto ai 493 milioni di euro del 2021) grazie alla sua attività in Italia. Si tratta di imposte che Amazon raccoglie dai propri clienti, dai dipendenti e da altre terze parti come risultato delle nostre attività commerciali in Italia, e che versa in loro vece. Queste includono l'IVA e le imposte pagate dai dipendenti che vengono trattenute da Amazon. L'aumento nel corso del 2022 è stato in gran parte determinato dall'IVA netta. Dal 1° luglio 2021, Amazon raccoglie e versa l'IVA italiana sulle transazioni che coinvolgono venditori esteri. L'IVA viene calcolata da Amazon e riscossa dal cliente al momento del pagamento.
L'Italia è una nazione ricca di talenti e opportunità. Siamo lieti di sostenere lo sviluppo di questo territorio, continuando ad innovare per i territori, per le imprese ed i nostri Clienti.
* The European House - Ambrosetti ha realizzato uno studio sull'occupazione generata dalle grandi imprese italiane e straniere che hanno operato in Italia negli ultimi 10 anni (2013-2022) aggiornando lo stesso studio pubblicato nel 2022 (per il periodo 2012-2021). Come nuova area di ricerca, lo studio 2022 analizza anche l'ammontare complessivo degli investimenti in Italia, in termini di Capital Expenditure (CAPEX), da parte delle grandi imprese straniere operanti in Italia negli ultimi tre anni (2020-2022). Lo studio si basa sul database AIDA (Bureau van Dijk S.p.A.), contenente i bilanci di tutte le imprese attive e fallite. Gli ultimi dati disponibili su occupazione, fatturato e investimenti si riferiscono al 2022.
Per garantire l'omogeneità e la comparabilità dei dati, l'analisi ha considerato tutte le aziende (con bilancio depositato in Italia) che nel 2022 rientravano nel cluster con più di 250 dipendenti e 50 milioni di euro di fatturato. Al 28 settembre 2023, le imprese che hanno depositato il bilancio per il 2022 rispetto al totale del campione delle grandi imprese (quelle con oltre 250 dipendenti e €50 milioni di fatturato) è pari al 35%.